Quadro politico pre-elettorale in Campania
Il 2025 si avvicina con un voto regionale che potrebbe ridisegnare radicalmente gli equilibri politici in Campania.
Dopo anni di dominio De Luca, la sentenza della Corte Costituzionale che esclude il terzo mandato apre uno scenario del tutto nuovo.
Un territorio considerato storicamente una roccaforte si fa oggi contendibile, rendendo il monitoraggio delle dinamiche pre-elettorali essenziale per ogni attore politico.
Il nuovo contesto politico e i protagonisti in campo
La legge elettorale regionale campana, con il suo impianto proporzionale e il premio di maggioranza al 60% per la coalizione vincente, unita al voto disgiunto, crea un campo complesso.
In questo contesto, strategia delle alleanze e forza dei candidati sono elementi strettamente interconnessi.
L’assenza di De Luca lascia un vuoto nel centrosinistra e apre opportunità inedite per centrodestra e Movimento 5 Stelle.
Le principali forze in campo restano Partito Democratico (PD), centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia) e Movimento 5 Stelle (M5S). Ma la fluidità del momento rende incerti anche gli assetti più consolidati.
I dati del sondaggio politico-elettorale: conoscenza, fiducia e intenzioni di voto
I recenti sondaggi di Winpoll (maggio 2025) e Quorum YouTrend (febbraio 2025) forniscono indicazioni preziose. Condotti su campioni rappresentativi della popolazione campana, offrono una fotografia utile per valutare conoscenza dei candidati, fiducia e intenzioni di voto.
Conoscenza degli esponenti politici


Roberto Fico è l’esponente più noto. Seguono Matteo Piantedosi, Gaetano Manfredi e Mara Carfagna. Edmondo Cirielli, pur favorito nel centrodestra, ha una notorietà inferiore.
Fiducia negli esponenti politici

Fico gode di un alto tasso di fiducia, anche oltre il perimetro del M5S. Bonavitacola lo segue. Cirielli, Costa e Casillo si attestano intorno al 35%. La fiducia resta fortemente polarizzata.
Intenzioni di voto per partito e per presidente

PD e Fratelli d’Italia sono testa a testa, con M5S terzo. Gli indecisi (31%) rappresentano un bacino fondamentale.
Due scenari ipotizzati: nel primo, il Campo Largo (PD-AVS-M5S) prevale sul centrodestra. Nel secondo, l’ingresso di un candidato ‘deluchiano’ (21%) riduce il vantaggio del Campo Largo, senza annullarlo.


Preferenze sui candidati
Nel centrodestra, Cirielli è favorito secondo Winpoll, ma Piantedosi è competitivo (Quorum). Nel centrosinistra, Fico è la figura più aggregante. La scelta del nome sarà decisiva.




Prospettive strategiche e raccomandazioni
La Campania è un terreno aperto. Il voto orfano di De Luca sarà determinante.
Per il centrosinistra, serve un candidato capace di raccogliere l’eredità pragmatica del Presidente uscente, con una strategia inclusiva. Gestire un eventuale polo deluchiano sarà cruciale.
Per il centrodestra, l’occasione è storica. Un candidato unitario e radicato nel territorio, con una proposta di rottura credibile, può contendere seriamente la regione.
Per tutti, sarà essenziale monitorare l’opinione pubblica, modulare i messaggi e intercettare quel voto mobile che potrebbe decidere la partita.